Il pipistrello

Il pipistrello
Jo Nesbø

Einaudi, pubblicato nel 1997
416 Pagine

È con il suo primo romanzo, Il pipistrello, che Jo Nesbø supera i confini nazionali per entrare nelle librerie di moltissimi paesi insieme ad Harry Hole, il protagonista della serie dal successo mondiale.

Harry Hole è un giovane poliziotto di Oslo che viene mandato in Australia per indagare sull'omicidio di una ragazza norvegese.
Harry indagherà insieme alla squadra investigativa di Sydney per catturare un assassino che sta mettendo in ginocchio la città. Apparentemente il serial killer sembra agire fuori da tutti gli schemi, le nozioni imparate durante gli studi non servono a nulla in questo caso, perché l'assassino è del tutto imprevedibile.

Harry Hole, o meglio "Holy" per gli australiani, nonostante la sua giovane età, ha un passato tormentato e difficile. È un uomo che per descrivere se stesso impiega quattro righe. Precise e concise:

"Non ho una donna. Né figli. Né un cane. Le uniche cose che ho sono un capo, un padre e un paio di tipi che chiamo ancora amici anche se passano anni tra le loro telefonate. E le mie."

Il suo lavoro è tutto per lui e lui deve tutto al suo lavoro. Nel romanzo assistiamo ad un vero e proprio cambiamento che, per le premesse non ci saremmo aspettate, e che nonostante tutto, non ci ha fatto apprezzare appieno il suo personaggio dall'inizio alla fine.
Ma durante la lettura è stato inevitabile cercare di contestualizzare il romanzo. È solo il 1997 quando Jo Nesbø scrive Il pipistrello, il romanzo è il suo esordio e davanti a sé Nesbo ha avuto vent'anni per affinare il suo stile e la sua bravura, e noi non ci fermeremo qui, ma recupereremo piano piano tutti i romanzi successivi.

La bellezza del libro consiste nel fatto che non include solo l'indagine in sé, ma i personaggi, la loro storia e le dinamiche tra loro hanno la stessa valenza e importanza. Le lunghe descrizioni del passato non riguardano solo Harry, che certamente occupa la prima posizione del podio, ma anche gli altri protagonisti, che ci fanno vivere appieno il libro e addentrare nei meandri della loro psiche. Grazie agli aneddoti riguardo gli aborigeni riusciamo a capire il loro modo di vivere, e le leggende e i miti ci tengono compagnia per tutta la durata, avendo anche un'importanza ai fini della storia.

Un romanzo coinvolgente ben architettato, che non ha superato tutte le aspettative come avremmo sperato, ma di cui certamente, non potevamo perderci la lettura. Gli amanti del genere non possono perderselo.

Il pipistrello
Jo Nesbø

Einaudi, pubblicato nel 1997
416 Pagine

È con il suo primo romanzo, Il pipistrello, che Jo Nesbø supera i confini nazionali per entrare nelle librerie di moltissimi paesi insieme ad Harry Hole, il protagonista della serie dal successo mondiale.

Harry Hole è un giovane poliziotto di Oslo che viene mandato in Australia per indagare sull'omicidio di una ragazza norvegese.
Harry indagherà insieme alla squadra investigativa di Sydney per catturare un assassino che sta mettendo in ginocchio la città. Apparentemente il serial killer sembra agire fuori da tutti gli schemi, le nozioni imparate durante gli studi non servono a nulla in questo caso, perché l'assassino è del tutto imprevedibile.

Harry Hole, o meglio "Holy" per gli australiani, nonostante la sua giovane età, ha un passato tormentato e difficile. È un uomo che per descrivere se stesso impiega quattro righe. Precise e concise:

"Non ho una donna. Né figli. Né un cane. Le uniche cose che ho sono un capo, un padre e un paio di tipi che chiamo ancora amici anche se passano anni tra le loro telefonate. E le mie."

Il suo lavoro è tutto per lui e lui deve tutto al suo lavoro. Nel romanzo assistiamo ad un vero e proprio cambiamento che, per le premesse non ci saremmo aspettate, e che nonostante tutto, non ci ha fatto apprezzare appieno il suo personaggio dall'inizio alla fine.
Ma durante la lettura è stato inevitabile cercare di contestualizzare il romanzo. È solo il 1997 quando Jo Nesbø scrive Il pipistrello, il romanzo è il suo esordio e davanti a sé Nesbo ha avuto vent'anni per affinare il suo stile e la sua bravura, e noi non ci fermeremo qui, ma recupereremo piano piano tutti i romanzi successivi.

La bellezza del libro consiste nel fatto che non include solo l'indagine in sé, ma i personaggi, la loro storia e le dinamiche tra loro hanno la stessa valenza e importanza. Le lunghe descrizioni del passato non riguardano solo Harry, che certamente occupa la prima posizione del podio, ma anche gli altri protagonisti, che ci fanno vivere appieno il libro e addentrare nei meandri della loro psiche. Grazie agli aneddoti riguardo gli aborigeni riusciamo a capire il loro modo di vivere, e le leggende e i miti ci tengono compagnia per tutta la durata, avendo anche un'importanza ai fini della storia.

Un romanzo coinvolgente ben architettato, che non ha superato tutte le aspettative come avremmo sperato, ma di cui certamente, non potevamo perderci la lettura. Gli amanti del genere non possono perderselo.
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